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apprezzamenti

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"Equête serrée, passionnante, rigoureuse, qui rafraîchit nettement les études viscontiennes et les débarrasse de bien des poncifs. Merci de votre belle manière de parler de ce cinéma, et de permettre que se poursuivent le dialogue, et la Recherche.

Je vous exprime mon admiration et mon bonheur de vous lire."

Laurence Schifano, Université Paris Nanterre, autrice di Visconti. Une vie exposée

"[Poetica e prassi della trasgressione in Luchino Visconti and Scandalo e Banalità] signal a revived era for the study of Visconti and are most promising for transporting Visconti studies into the 21st century […] indicating new pathways for scholarship to come."

Brendan Hennessey, Luchino Visconti, Oxford Bibliographies

altre ricerche

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Cinema e sessualità

Cinema e omosessualità​

Alfred Hitchcock​

Critica cinematografica

vedi anche

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LUCHINO VISCONTI

A partire dal 2005 ho dedicato sette anni allo studio delle carte di Luchino Visconti, mai considerate prima nel loro complesso, nell'intento di interrogare da una prospettiva nuova l’opera del regista, il significato della sua presenza in trent'anni di storia e di cultura italiana, e la letteratura su quello che, fino alla metà degli anni '90, è stato uno degli autori più studiati del cinema italiano.

La ricerca faceva perno su due assunti. Il primo era che fosse necessario tornare a riflettere su quella carica trasgressiva che, pur costituendo una delle linfe più vitali, continuative e coerenti del lavoro di Visconti (nonché uno dei cardini della sua immagine pubblica), non solo appariva essere stata fonte di prolungati fraintendimenti, ma risultava ancora oggetto di evidenti sottovalutazioni, di estenuanti approssimazioni, talora addirittura di convenienti rimozioni. La seconda era che fosse necessario rinnovare le fonti di riferimento, ad esempio integrando (e, quando opportuno, contestando) le abusate testimonianze dei collaboratori e del regista stesso (che da sole avrebbero portato a ripetere le consegne interpretative della tradizione) con una nuova documentazione d’archivio capace di restituire tracce inedite di un lavoro, di un percorso evolutivo, di idee, aspirazioni, intenzioni e contrasti destinati altrimenti a rimanere chiusi in laboratorio, così da superare la retorica autorialista che ha segnato la fortuna critica di Visconti.

I risultati sono raccolti nei due libri complementari Poetica e prassi della trasgressione in Luchino Visconti e Scandalo e banalità. Coniugando studi culturali, analisi filmica e critica genetica, i due volumi riconsiderano buona parte dei film del regista ricostruendone l’elaborazione e le fonti, recuperano aspetti trascurati (come ad esempio il significato di certe reazioni del pubblico), e nell'insieme offrono un ripensamento delle presunte fratture del percorso del regista (come quella rappresentata da Senso nel 1954 e quella attribuita alla "svolta decadente" del cosiddetto "ultimo Visconti"), ristabilendone invece la coerenza di fondo. Ne consegue anche una sostanziale revisione della poetica viscontiana nel suo complesso – nonché del peso di spesso fraintese dichiarazioni d’intenti (come il celebre articolo Il cinema antropomorfico), alla luce di nuovi documenti cui si può attribuire un significato di manifesto – che ripristina la centralità di una peculiare concezione del melodramma lungo tutta la carriera del regista. Una centralità a lungo fraintesa tanto dai compagni di militanza politica quanto dalla critica, poiché basata su una messa al centro del privato nel progetto estetico realista, con una precoce politicizzazione della sessualità visibile sin da Ossessione (1942) e dai progetti che lo precedono, perlopiù mai presi in considerazione prima. Viene così restituito il giusto peso a due collaborazioni ampiamente sottovalutate dagli studi, per ragioni differenti: quella con Tennessee Williams negli anni '50 e quella con Giovanni Testori alla svolta con gli anni '60.

Quest'ultima è anche al centro di una terza monografia dedicata a Rocco e i suoi fratelli (1960), film sul quale esiste tra le carte di Visconti una documentazione a tal punto consistente e complessa (composta da due trattamenti, sei versioni della sceneggiatura e oltre 200 pagine sparse di appunti, non datate ma appartenenti a diversi stadi di una preproduzione durata due anni) da richiedere un lavoro a parte. Sulla base di una proposta di riordino filologico di tali materiali, il volume procede a una rilettura complessiva del film e a una nuova ricostruzione della sua articolata genesi, delle molteplici influenze letterarie, dei contributi dei molti collaboratori intervenuti, delle vicissitudini istituzionali (in particolare di quelle censorie e giuridiche, che segnano una svolta decisiva inaugurando prassi destinate a essere replicate per anni), delle forzature interpretative conseguite allo sfruttamento del film in chiave propagandistica fatto dal PCI.

La riflessione su Visconti è poi continuata con il proposito di cercare sguardi eccentrici, nella duplice accezione del termine: scorci da posizioni periferiche che aiutino a cogliere alcuni aspetti rimasti in ombra negli studi; sguardi stravaganti da una prospettiva abbastanza decentrata da perturbare i quadri più consolidati. Ho provato a sviluppare questo tipo di sguardo periferico, anche in polemica con l’autorialismo più tradizionale, in vari saggi che tentano di fare emergere  dedicati a un progetto mai concluso [Giuseppe e i suoi fratelli: un progetto non realizzato...], alle fonti di Vaghe Stelle dell’Orsa…, (1965) [Oresti di paglia ed Elettre sepolte], a rapporti imprevisti con la cultura popolare in termini di ricadute dell’opera e dell’autore [A Story of Love and Blood]; insospettabili sintonie con il cinema di genere [I germi della violenza. Gruppo di famiglia in un interno fra ’68 e ’77]; campioni di fortuna critica marginale ignorati dalla storiografia e persino dalle più recenti bibliografie viscontiane [Alla corte di Re Luchino], e ovviamente il ruolo giocato dalla sua omosessualità in trent'anni di storia culturale italiana [Omosessualità e cinema italiano, traduzione italiana, accresciuta e rivista, di Homosexuality and Italian Cinema]. Versioni riviste ed espanse di questi saggi sparsi, con l’aggiunta di altri cinque dedicati alle collaborazioni tra Visconti e Marcello Mastroianni, Nino Rota e Helmut Berger, a una parodia di Rocco e i suoi fratelli fatta da destra (Walter e i suoi cugini) e alla Mostra del cinema di Venezia di Lonero del 1960 sono ora raccolti nel volume Intorno a Luchino Visconti. Dieci sguardi eccentrici

Negli ultimi anni ho in più occasioni avuto modo di riflettere sull’impianto metodologico dei miei lavori, difendendo con convinzione la ricerca storica e il rigore filologico contro le approssimazioni di un’ampia produzione viceversa legata all’avvento di teorie (come alcune varianti queer) e mode (come il politicamente corretto) che difendono e valorizzano, non senza aggressività, l’impressione, la soggettività, l’emozione e l’anacronismo. Tracce di questa polemica si possono trovare in particolare nel saggio didattico Gay and lesbian e queer studies,che utilizza Ossessione come casus belli

RISULTATI DELLE RICERCHE

LIBRI

SAGGI

CONVEGNI

Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti: il dettaglio come chiave di accesso alla pluralità dei testi”, paper, International Symposium God is in the details. Per una riflessione sul metodo nelle discipline umanistiche, Università degli Studi di Milano, 10 June 2010.

“Luchino Visconti e la storia di Giuseppe e dei suoi fratelli”, paper, International Symposium La Bibbia in scena, Università degli Studi di Milano, 5 October 2010. Proceedings

“L’esperienza artistica di Luchino Visconti in chiave performativa”, paper, Annual International Conference of the Associazione per gli Studi di Teoria e Storia Comparata della Letteratura Performance e performatività, Università degli Studi di Messina, 18 November 2010.

“The Long Way from Tactic to Strategy: the Case of Luchino Visconti”, paper, Annual International Conference of the American Association for Italian Studies, Universität Zurich, 25 May 2014.

“Nino Rota al servizio di Visconti. Il caso di Rocco e i suoi fratelli”, invited paper, International Symposium Nino Rota. Le passioni del cinema, Università degli Studi di Pavia, Cremona, 4 June 2014.

“Marcello Mastroianni attore per Visconti”, paper, international Symposium Marcello Mastroianni. Stile Italiano, icona internazionale / Italian Style, International Icon, Università degli Studi di Torino, 5 November 2014.

“Re Luchino e la sua corte. Visconti visto dalla stampa dell’estrema destra laica”, invited paper, Symposium Luchino Visconti oggi: il valore di un'eredità artistica, Università degli Studi di Trieste, 12 May 2017. Proceedings

“Helmut Berger, Visconti e il movimento omofilo: strategie di appropriazione di un ‘corpo d’autore’”, invited paper, Symposium Corpi politici e politica dei corpi tra cinema e media in Italia intorno e oltre il ’68, Università degli Studi di Torino, 17 January 2018.

"Helmut Berger, a rebel under tutelage in the Italian star system", paper, international Symposium Stars et vedettes européennes de cinéma : figures de la norme et de la transgression, Université de Lausanne, 12 October 2018.

"L’onere della prova. Studiare i rapporti tra cinema e sessualità tra fonti, teorie e tradizioni accademiche", invited paper, Symposium  Storie del cinema. Gli strumenti alla prova dell’esperienza, Università G. D'Annunzio di Pescara, Chieti, 8 May 2019.

"Le due età di Helmut Berger", invited paper, Symposium Celebrity & Ageing: la vecchiaia nella cultura della celebrità, Università di Bologna, 15 November 2019.

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